Gela origini











         Le origini della città di Gela


Gela è un comune italiano di 75 001 abitanti del Libero Consorzio comunale di Caltanissetta in Sicilia.
È il primo comune del Libero Consorzio comunale di Caltanissetta per popolazione, il sesto[3] della regione e il settantacinquesimo d'Italia. L'area gelese ha un comprensorio di circa 170.000 abitanti.
La città, da cui prende nome la vasta pianura circostante e l'ampio golfo su cui si affaccia, è un importante centro agricolo, industriale e balneare. Ricca di testimonianze di quella che fu una delle più influenti polis del mondo greco, è anche nota per il complesso petrolchimico dell'Eni costruito nelle sue immediate vicinanze.
 Territorio
Il territorio di Gela è in parte pianeggiante e costituito dalla piana di Gela, la seconda della Sicilia per estensione, e in parte collinare; è compreso tra la fascia costiera meridionale e i territori di ButeraMazzarinoNiscemiCaltagirone ed Acate. La costa, bassa e sabbiosa, presenta a tratti delle pareti e rocce di formazione argillosa o calcarea sempre precedute dall'arenile. Il golfo di Gela, ampio e poco pronunziato, è il più vasto della Sicilia. Lungo la costa sono presenti tre formazioni collinari di un certo rilievo di cui le prime due sono quasi "gemelle": quella su cui sorge la città storica, quella di Montelungo e quella di Manfria. La prima è quasi completamente invasa dalle costruzioni mentre le altre due soltanto parzialmente.
Idrografia
La piana di Gela è attraversata da numerosi corsi d'acqua, quasi tutti a carattere torrentizio, ad esclusione del Gela un tempo navigabile nel suo tratto finale. Questi sin dal periodo arabo, sono stati sfruttati per l'irrigazione dei campi con la creazione delle cosiddette "prese" (dighe). I corsi d'acqua che sfociano sulla costa gelese sono:
  • il torrente Comunelli che nasce a nord di Butera, viene deviato nell'omonima diga e va a sfociare ad ovest di Manfria;
  • il torrente Rabbito, che nasce nei pressi di Butera e sfocia nei pressi di Femmina Morta;
  • il torrente Gattano, che nasce nei pressi di Butera e sfocia ad ovest del quartiere Macchitella;
  • il "Cavo di bonifica" che lambisce la piana sino alla periferia nord della città dove si interra per essere canalizzato verso il fiume Gela;
  • il fiume Gela che sgorga nelle montagne a nord-ovest di Piazza Armerina, riceve numerosi affluenti lungo il suo corso (tra i quali il fiume Maroglio che a sua volta riceve le acque del torrente Cimia deviato nell'omonima diga) e va a sfociare ad est di Gela nei pressi della zona industriale. Il Gela è deviato nel grande bacino artificiale denominato Lago Disueri.
  • il fiume Dirillo (confine provinciale con Ragusa) che ha origine nell'altopiano ibleo e dopo essere deviato nella diga Ragoleto e aver riempito il lago Biviere di Gela sfocia ad est di quest'ultimo.
Per quanto riguarda i laghi, l'unico naturale è il Biviere di Gela (riserva naturale) mentre sono stati creati a servizio della piana ben tre grandi bacini artificiali: il Lago Comunelli, il Lago Disueri e il Lago Cimia. Gli ultimi due dal 2008 oltre ad essere sfruttati per l'irrigazione lo sono anche per gli usi civili della città di Gela. Piccoli stagni ed acquitrini si formano inoltre alla foce dei torrenti e in località Piana del Signore.
Clima
La città e la corrispondente fascia costiera godono del tipico clima mediterraneo, con inverno piuttosto mite ed estate calda ma non afosa (tranne in qualche caso). Caratteristica del luogo è la costante ventilazione e una forte umidità soprattutto in serata, aspetti comuni a molte zone rivierasche mediterranee. Le precipitazioni sono piuttosto scarse tra i 450 e i 550 mm annui, in gran parte concentrate tra l'autunno e l'inverno e sono frequenti lunghi periodi di siccità estiva. Insieme alla zona meridionale del Siracusano questa zona risulta tra quelle col più alto tasso di insolazione annua.

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